LA MAGLIA

La bellissima maglia, curata particolarmente nel dettaglio del collo e dei polsini, viene riproposta anche per la stagione 1926/27. L’unica differenza rispetto a quella della precedente annata è per la presenza delle due righine bianche posizionate in orizzontale nella trama a cannolè al margine della casacca.

1926/27, declassati d'ufficio.

La stagione

Il 25 luglio 1926, l’Assemblea Generale della S.S. Lazio, nomina Mussolini socio onorario. Intanto, arriva la notizia della riforma del campionato di calcio varata dalla Federazione. Per la stagione 1926/27 viene istituito un torneo maggiore denominato “Divisione Nazionale” a venti squadre, composto dalle prime classificate dei tornei regionali ed una “Prima Divisione” di quattro gironi composta dalle squadre arrivate nel campionato precedente nelle posizioni di rincalzo. La Lazio, nel 1925/26, era giunta terza e quindi non viene ammessa al primo campionato nazionale. Alba e Fortitudo, le squadre che nel girone laziale della stagione precedente si erano piazzate prima e seconda, sono ammesse senza dover passare per i gironi della “Prima Divisione”, a cui la Lazio è costretta a partecipare, inserita nel girone D meridionale. Da Roma si sollevano proteste: la Federazione non tiene conto che la Lazio fosse egemonica per anni a Roma e nel Centro-Sud. I biancocelesti devono disputare il torneo di “Prima Divisione” che vinceranno tornando subito nel calcio dei grandi.

 

 

 

La Rosa

Portieri: Alessandri, Franzini, Nicolini, Sclavi. Difensori: Canestri, Gilli, Parboni, L. Saraceni (II), Tinti, Zannelli. Centrocampisti: Berti-Luciani (II), Fiorini, Fusi, Galli, Lowy, Nesi, Pardini, Piacentini. Attaccanti: Astrologo, Ciabattini, Desideri, Filippi, Fraschetti, G. Okely (I), R. Okely (III), Ottier, Rosso. Allenatore: Ligeti.

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