Le origini del football in Italia (1893-1900)

Le origini del football in Italia (1893-1900)

La diffusione del football in Italia, come in ogni altra parte del mondo, avvenne per opera degli inglesi che per lavoro, alla fine del XIX secolo, si spostavano nelle città costiere, portando con loro usi e costumi. Il nuovo fenomeno sportivo in Italia e nel mondo fu favorito nelle località dove già esistevano precedenti di associazionismo sportivo: circoli nautici e di canot­taggio, società di scherma e ginnastica ed associazioni ciclistiche o podistiche. I resoconti dell’epoca raccontano che i primi incon­tri di football nacquero su campetti defilati nelle aree portuali di Genova, Livorno, Napoli e Palermo: erano però solo partitelle tra marinai inglesi, con la popolazione locale che osservava incurio­sita e da cui veniva di tanto in tanto prelevato qualche elemento se per caso finiva per mancare il numero necessario allo svol­gimento del gioco. Furono pertanto le varie comunità d’inglesi residenti in Italia a contribuire alla sua espansione nel nostro territorio. In questo modo nacque, il 7 settembre del 1893, il “Genoa Cricket and Football Club”, la società italiana più antica tuttora in attività, fondata proprio da alcuni portuali d’oltremani­ca. Possiamo affermare che i pionieri del cal­cio in Italia furono anche i primi canottieri sabaudi con la compli­cità di alcuni lavoratori stranieri. Il momento di svolta dell’attività calcistica nel Bel Paese risale comunque al 6 gennaio 1898, in occasione di quella che fu registrata ufficialmente come la prima amichevole tra due compagini di città diverse. Al campo della pista veloci­pedistica di “Ponte Carrega” di Genova si affrontarono il CFC Genoa e l’FBC Torinese. Al termine della gara le due dirigenze s’incontrano e decisero di costituire la Federazione Italiana Football (FIF), sotto l’egida della quale poter organizzare un primo campionato italiano e Mario Vicary venne nominato primo presidente federale italiano. Subi­to dopo il nuovo movimento sportivo fece capolino nella Città Eterna: dopo Genova, Torino, Milano, Napoli e Palermo, il 9 gennaio 1900 vide la nascita della Lazio. Il primo club calcistico della Capitale nacque come soda­lizio podistico perché a Roma non si conosceva ancora il foot­ball. Nell’urbe gli unici a praticarlo, infatti, erano i seminaristi del Collegio Scozzese e quelli del Collegio Irlandese, che avevano il permesso di svagarsi un poco con il gioco tradizionale dei loro Paesi, sfidandosi sui prati del Parco dei Daini a Villa Borghese. Probabilmente il “trait d’union” tra la neonata Società Podistica Lazio ed i seminaristi britannici praticanti del football a Roma porta il nome dell’italiano Bruto Seghettini, naturalizzato france­se, nato a Nizza. Seghettini, dopo pochi mesi dalla fondazione del neonato club biancoceleste, si presentò nella sede della Lazio invitando i podisti laziali a conoscere l’attrezzo di questo nuovo sport: il pallone! Di lì a poco il football ci mise davvero un attimo a svilupparsi in gran parte del paese. di Emiliano Foglia

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