I primi scarpini da football di Giorgio Chinaglia

I primi scarpini da football di Giorgio Chinaglia

“La mia gioia più grande (raccontava Giorgio Chinaglia) sono stati i primi scarpini da football: me li ero sognati notte e giorno. Nessuno sa cosa vuol dire avere la passione per il pallone e dover sempre giocare con le scarpe normali (che si scassavano subito ed io beccavo sberle da mio padre e da mia madre) o peggio ancora, giocare scalzo. Mio padre, all’inizio, non voleva che io giocassi al football. Con il suo ristorante non c’era da scialare. Da lavorare, si, quello ce n’era per tutti. E poi, mio padre forse pensava che potessi studiare. Fatto sta che dovevo giocare di nascosto. Figuriamoci se gli avessi chiesto i soldi per comprarmi un apio di scarpini veri! Io sono nato a Carrara nel gennaio del 1947, ed ero piccolissimo quando mio padre decise di emigrare a Cardiff nel Galles. E’ la che ho fatto le scuole e sono vissuto fino a quando non tornai in Italia per giocare nella Massese. Per il mio primo paio di scarpini dovetti aspettare fino ai quindici anni. Nel Galles non è come in Italia. L’inverno è lungo ed il sole non è un granché neppure in primavera. In Italia un ragazzino che ha voglia di dare quattro calci ad un pallone ci riesce comunque. Le scarpe da football qui non sono un problema. Io invece non trovavo mai qualcuno che me le prestasse. Anche i piedi troppo grossi sono una fregatura… E poi, il fango! Uno grosso come e pesante come me, nel fango, senza i bulloni sotto gli scarpini, è come un rinoceronte che deve correre sul ghiaccio! Insomma io le scarpe me le sognavano giorno e notte. E finalmente un giorno le conquistai. Mel Charles (il fratello del grande John Charles della Juventus) mi notò per caso e volle farmi fare un provino. Gli servivano dei ragazzi per la squadra giovanile dello Swansea Town di Cardiff. Insomma andò bene probabilmente anche perché, per la prima volta, avevo potuto calzare un paio di scarpini della misura giusta. Ricordo la pazienza di Mel Charles per trovarle nel magazzino dello Swansea Town. Fu cosi che diventai un giocatore di calcio. Fu cosi che più tardi finii alla Lazio e vinsi lo scudetto nel 1974. Avrei potuto raccontare mille cose di quello scudetto. Ma senza quel paio di scarpe da football non lo avrei vinto mai!”. di Emiliano Foglia

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