LA MAGLIA

Ci sono molte dispute all’interpretazione delle fotografie in epoca prebellica e postbellica, per quanto concerne il colore sociale predominante della Lazio riconosciuto a fatica come azzurro, celeste intenso o celeste pallido. Ne consegue che durante e dopo la Grande Guerra, i coloranti individuati per tingere le divise della Lazio vennero stoppati, creando incertezza sulla tonalità cromatica della Lazio utilizzata in quel preciso momento storico. Questi coloranti erano importati anche dal Regno Unito, grazie ai colorifici che da anni fornivano le tinte per le casacche ai club inglesi. Difatti da questo momento in poi emergono diverse versioni cromatiche rispetto a quelle realizzate in epoca prebellica, con l’azzurro (o celeste intenso). Pertanto, bisogna usare molta cautela nell’interpretare le fotografie in bianco e nero dell’epoca che immortalano le divise della Lazio con diverse tonalità scure e chiare anche nella stessa annata, a causa di due problematiche tecniche: la prima era che i coloranti assunti non erano veloci nel impregnare il colore desiderato a quei tempi e l’altra problematica perché dopo una lunga stagione di lavaggi settimanali, le casacche perdevano colore risultando poi sbiadite dopo una stagione di riciclaggio. Inoltre va anche detto che la tecnologia fotografica dell’epoca era più sensibile nel far apparire l’azzurro come schiarito nella stampa fotografica, rispetto ad altri colori come i rossi e i gialli che appaiono relativamente scuri, mentre i vari i toni dell’azzurro tendono ad apparire piuttosto pallidi nelle foto.

1917/18, la Lazio non ha più giocatori, i migliori sono al fronte

La stagione

La stagione sportiva della Lazio si apriva con le prime amichevoli e l’impegno di lusso in Coppa di Natale. Così, stando ai tabellini e agli articoli riportati dalla stampa (tra questi la “Gazzetta dello Sport”), in questa prima parte della stagione la Lazio risultava la squadra più forte della Capitale. Infatti, i biancocelesti avevano ragione della forte U.S. Romana e delle seconde squadre di Fortitudo e Pro Roma. L’inizio del 1918 vedeva la partecipazione della Lazio al “Campionato Romano di 3ª Categoria” disputato da sei squadre, ma solo con Lazio, U.S. Romana e Juventus Roma attrezzate per contendersi il titolo. Alla fine la spuntava l’U.S. Romana che si aggiudicava il titolo di campione di Roma, potendo disporre tra le proprie fila di giocatori di 1ª Categoria in quel momento in licenza premio e tornati momentaneamente sui campi di gioco romani, approfittando della possibilità concessagli da un indulgente articolo del regolamento. Al secondo posto si piazzava la Juventus Roma, mentre la Lazio si qualificava al terzo posto, davanti alle altre tre partecipanti.

La Rosa

Portieri: Cella (II). Difensori: Di Marco, Maranghi, Saraceni (I). Centrocampisti: Faccani, Felicani (I), Orazi (I), Perugini. Attaccanti: Cella (I), Levi (II), Fioranti, Mariani, Raffo, Varini. Allenatore: Baccani.

Curiosità

Nel 1917 si disputa la prima partita internazionale di calcio femminile, mentre gli uomini sono impegnati a combattere al fronte. Costrette a sostituire i maschi e comportarsi di conseguenza, le femmine fanno proprie anche le classiche abitudini sportive del dopolavoro. Il match Inghilterra-Francia corrisponde alle prime partite internazionali di calcio femminile, come testimoniato anche le cronache dalla Football Association inglese.

error: Content is protected !!