LA MAGLIA

La casacca da questa stagione torna a presentare una tonalità cromatica, decisamente più azzurra. Il modello a tinta unita a laccetti rimane invariato ed insieme a quello a scacchi, il più fedele fin qui utilizzato dalla Lazio. In questa stagione per la prima volta gli atleti della Lazio arricchiscono la loro fornitura sportiva: i calciatori sfoggiano, infatti, prima di ogni match invernale delle bellissime giacche sociali biancocelesti, con un ampio collo svolazzante.

1923/24, arriva un portiere leggendario: è Ezio Sclavi

La stagione

Per il nuovo campionato la Lazio tessera il leggendario portiere Ezio Sclavi. Nella “Lega Sud girone Lazio” i biancocelesti si trovarono come avversarie l’Alba, la Juventus Audax, la Fortitudo, la Romana, e la Tivoli. Il girone se lo aggiudica l’Alba con 16 punti, ma alle semifinali interregionali arriva anche la Lazio, classificatasi seconda dopo lo spareggio con la Fortitudo, ormai la rivale più temibile per i biancocelesti. La Lazio approda, dunque, alle semifinali interregionali, con l’Anconitana, l’Ideale Bari ed il Savoia di Torre Annunziata. Con una discutibile decisione la Commissione di Giustizia nega la partecipazione della Lazio alla Finale Nazionale, a causa di un ricorso del Savoia ai danni dell’Ideale Bari. Nel 1924 lo stadio della “Rondinella” assume il suo aspetto definitivo con l’inaugurazione della prima tribuna in legno. Lo scudetto andrà al Genoa che, per la prima volta, come da regolamento, potrà apporre lo stemma tricolore sulla maglia.

La Rosa

Portieri: Agazzani, Alessandri, V. Bernardini (I), G.Levi (I), Salineri, Sclavi, Totti. Difensori: E. Cella (II), Dosio, Finesi, Lapi, Parboni, F. Saraceni (I), L. Saraceni (II). Centrocampisti: A. Baldacci (I), G.C.. Baldacci (II), A. Cella (I), Fiorini, Innocenti, Maneschi, Mariani, Morselli, Nesi, S. Orazi (I), V. Orazi (II). Attaccanti: Bernardini, Filippi, Fraschetti, Lazzarini, Mangialajo, G. Okely (I), Ottier, Peroni, Varini, Vellani, Volterra. Allenatore: Baccani.

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