LA MAGLIA

La casacca per questa stagione torna tradizionale a tinta unita celeste con ampio collo “a V” bianco e polsini bianchi. Durante la stagione appaiano due modelli alternativi. Una versione simile a quella stagione precedente, ma le bande celesti si assottigliano di molto. Tra queste spicca anche una terza maglia che riporta alla colorazione dei primi anni della fondazione del sodalizio laziale, con il bianco a predominare sull’azzurro. Questo modello rappresentato graficamente, presenta un’ampia fascia orizzontale posizionata all’altezza del petto di colore azzurro. Il collo “a V” ed i polsini sono sempre di colore azzurro.

1932/33, la prima maglia con banda orizzontale sul petto

La stagione

Con i gol di Fantoni e Guarisi, i cross dell’ala De Maria, il risveglio degli oriundi, la Lazio riprende quota in campionato e migliora rispetto all’anno precedente. Il nuovo tecnico austriaco Carlo Sturmer, rappresentante di quel calcio austriaco che cominciava a farla da padrone, si dimostra talentuoso nel pescare tra i giovani del vivaio. La Lazio finisce al decimo posto e vince il suo primo derby, allo Stadio Nazionale, per 2-1, il 23 ottobre 1932. Vince anche contro la Juventus che conquisterà lo scudetto con otto punti sull’Ambrosiana Inter.

La Rosa

Portieri: Bertuzzi, Bonerandi, Carniato, Pizzetti, Sclavi. Difensori: Bertagni, Canestri, D’Ambrogi, Del Debbio, Laroma-Iezzi, A. Mattei (II), Rizzetti, Serafini, Strappini. Centrocampisti: Brenci, Buscaglia, Castelli, O. Fantoni (II), Furlani, Gabriotti, Marcacci, M. Marini, Mazzi, R. Nale, Pardini, Pomponi, Sabatini, Salatin, Sansoni (VI), Stracuzzi,Tonali, Torresi. Attaccanti: Bisigato, Campilli, Demaría, J. Fantoni (I), Guarisi, L. Fantoni (III), Leppe, Okely (III), Pastore, R. Piacentini, Portelli, Tonni, Verità. Allenatore: Sturmer.

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