LA MAGLIA

La Umbro ha fornito la Lazio dal 1989 al 1998. Chiude la sua quasi decennale fornitura con un successo prestigioso, la straordinaria Coppa Italia del 1997/98, un ritorno al successo dopo il mitico scudetto del 1974: da rimarcare anche la splendida galoppata in Europa terminata con la finale di Coppa Uefa, persa a Parigi nello stesso anno. La Umbro prende per mano la squadra di Calleri nel 1989 con la Serie A, riconquistata già da una stagione proprio quando la prima squadra della Capitale stava risorgendo dalle ceneri di un passato sofferto, e la consegna, in un ideale staffetta, alla nuova era firmata dal nuovo Re Mida, il presidente Cragnotti. La Lazio ogni stagione scalava posizioni in campionato in Italia e si faceva largo anche in Europa, con i suoi grandi campioni che si aggiungevano di anno in anno. Il momento che segna il divorzio con la Umbro è dunque quello che stava proiettando il primo club della Capitale sul tetto del mondo. La Umbro chiude il suo rapporto con la Lazio nel ’98 con una storica Coppa Italia conquistata, senza dimenticare la “vintage” Coppa delle Alpi vinta nel 1971 con Long John Chinaglia mattatore e protagonista decisivo della finale di Basilea. Umbro e Lazio, un matrimonio di reciproca soddisfazione e arricchito da successi. La maglia, molto bella e curata nei dettagli, presenta un celeste tenue e dei richiami all’emblema ufficiale del club all’interno della trama del tessuto. Il colletto e i polsini sono bordati di blu, con una sottile righina bianca all’interno.

La prima maglia della stagione

Le maglie indossate dai giocatori biancocelesti presentano le personalizzazioni in materiale di tipo vellutino denominato “flock” (materiale termosaldabile) come quelle della stagione precedente. Viene utilizzato un solo tipo di font per i nomi (arcato). Per quanto riguarda il font dei numeri, questi nel disegno si presentano più tondeggianti rispetto a quelli utilizzati della stagione precedente. I numeri di questa stagione non presentano più la scritta Umbro posizionata in diagonale, ma inserita nella parte inferiore del numero. Per la Coppa Uefa i numeri non supportano alcuna scritta o logo.

La seconda maglia della stagione

La Umbro per la stagione 1997/98 riconferma lo stesso modello di maglia utilizzata nella stagione precedente come divisa da trasferta. Nella seconda maglia gialla e nella terza blu, la scritta S.S. Lazio risulta ricamata nella trama del tessuto, mentre in quelle da negozio è stampata.

La terza maglia della stagione

Anche per questa stagione viene riproposta la terza maglia blu, soprannominata “Nuvola”, per via del motivo grafico posto all’altezza del petto che ricorda un banco di nuvole. La casacca conserva lo stesso kit di personalizzazione della stagione precedente, con la scritta Umbro in diagonale ed il disegno più squadrato.

La stagione

Il nuovo campionato vede il ritorno di Alen Boksic dalla Juventus insieme agli acquisti di Vladimir Jugovic, Roberto Mancini, Mathias Almeyda. Zoff torna presidente e lascia il posto ad Eriksson in panchina. Primo tra tutti in Italia, Cragnotti quota la società in Borsa ed arriva anche un trofeo: la seconda Coppa Italia della storia, vinta all’Olimpico, in rimonta sul Milan, per 3-1. La Lazio raggiunge anche la finale di Coppa Uefa. A Parigi sono ventimila i tifosi che sognano il primo trofeo internazionale, ma la Lazio è stanca e perde nettamente contro l’Inter. Marchegiani stabilisce un record in questa stagione: sarà il portiere con la striscia di imbattibilità più lunga (744 minuti) nella storia della Lazio.

La Rosa

Portieri: Ballotta, Marchegiani, Orsi. Difensori: Chamot, Domizzi, Favalli, Gottardi, Grandoni, G. Lopez, Negro, Nesta, Okon, Pancaro. Centrocampisti: Almeyda, Fuser, Jugovic, Laurentini, Marcolin, Nedved, Venturin. Attaccanti: Boksic, Buso, Casiraghi, R. Mancini, Rambaudi, Signori. Allenatore: Eriksson.

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