Lo storico sponsor tecnico Ennerre della Lazio

Lo storico sponsor tecnico Ennerre della Lazio

Il brand “NR-Ennerre” nacque nel 1972 grazie all’idea di Nicola Raccu­glia, fondatore oltre che della società di abbigliamento sportivo, anche del logo nel quale sono rappresentate le sue ini­ziali. Rac­cuglia, imprenditore palermitano, ex calciatore professionista che militò in diverse squadre, tra le quali Palermo, Ascoli, L.R. Vicenza, Cavese ed Arezzo. Il marchio Ennerre, dagli Anni ’70 ai primi Anni ’90 è stato spon­sor tecnico di innumerevoli squadre di calcio di club professionistiche sia ita­liane che straniere tra cui la S.S Lazio. Nicola Raccuglia così racconta la sua attività: «Fino all’ultimo anno di direzione nel 1985, curavo perso­nalmente il look dei vari modelli, tenevo molto alla vestibilità ed ero sempre alla ricerca di materiali e filati di ottima qualità per ottenere risultati sempre migliori. Sono stato calciatore professionista, per cui mi ero appassionato al look delle maglie da calcio e sotto questo aspet­to sono stato molto avvantaggiato: mi piaceva molto curare i particolari ma soprattutto la vestibilità. Successivamente negli Anni ’80 si sviluppò la collaborazione con la famiglia Laz­zarini, titolare della Pantofola d’Oro. Conobbi Emidio Lazzarini negli Anni ’60, quando gio­cavo nel Vicenza calcio, e dal quale acquistavo le famose scarpe da calcio. Tramite me, anche gli altri miei colleghi della squadra vollero gli scarpini Pantofola d’Oro. Poi il caso volle che andai a giocare con l’Ascoli Calcio e nacque una profonda amicizia col Sig. Lazzarini, che ricordo come una persona stupenda, generosa e leale e soprattutto stimato da molti, con lui pos­so dire di aver avuto un rapporto simile a quel­lo di padre e figlio. Nel 1982, appunto per la grande amicizia che ci legava, ma anche perché avevamo gli stessi rappresentanti in tutta Ita­lia, nacque la società “Ennerre New Line” con i Lazzarini, e per questo legame “NR Ennerre – Pantofola d’Oro”, le due aziende ebbero dav­vero enorme successo. Poi nel 1985 di comune accordo uscii dalla società e mi fu liquidata la quota del 50% con la quale creai il nuovo marchio N2 Ennedue, ancora oggi presente sul mercato. La fornitura tecnica Ennerre alla S.S. Lazio cessò nel 1985 con la mia uscita dal gruppo, il club romano l’ho vestito fin dal 1972, c’era una grande stima tra noi. L’ultima maglia Lazio prodotta dall’ Ennerre era quel­la della stagione 1985/86». Dal 1986, l’ufficio stile dell’Ennerre orfano del suo fondatore, tentò la carta della modernità con tessuti non più in acrilico 100% ma in poliestere come praticamente tut­te le aziende ancora oggi producono: Adidas, Nike, Umbro, Macron, Puma ecc ecc. Si presentarono però grossi problemi proprio con i giocatori che credevano nell’effetto termo protettivo delle maglie “smacchinate” in acrilico. All’epoca tutti usavano l’acrilico tranne l’Adidas (che usava poliammide per l’e­sterno e cotone interno). L’Ennerre fu l’unica azienda ad aver uti­lizzato il filo di Scozia per maglie estive di Lazio, Napoli, Roma e NY Cosmos. Le casacche nella cosiddetta lanetta erano utilizzate solo per l’inverno e per l’esta­te si usavano tessuti leggerissimi assolu­tamente anallergici e traspiranti a loro modo e tutti a norma di legge e prodot­ti in Italia. L’Ennerre, fino all’uscita dal gruppo di Raccuglia nell’85, presentava questi numeri: 200 dipendenti, 20 mi­liardi di lire di fatturato, più di 700 pun­ti vendita in tutto il mondo. Era quindi un’azienda sulla cresta dell’onda. Cosa successe poi non ci è dato sapere con certezza: di fatto fu commesso più di qualche errore nella gestione post Rac­cuglia, tale da portare l’azienda al crol­lo. Affondarono cosi, sia l’Ennerre che, soprattutto la Pantofola d’Oro che era stato un marchio leader nel mercato delle scarpe da calcio. Dopo il fallimen­to entrambi i marchi furono acquisiti da una cordata di imprenditori piceni, con un’attenta valorizzazione e puntando maggiormente nello sportswear, ridie­dero vita alla Pantofola d’Oro una re­altà sana, vivace e anche fashion. Negli ultimi anni il marchio Ennerre era stato dato in concessione dagli imprenditori piceni ad una compagnia tessile giap­ponese che sponsorizza tecnicamente diverse squadre del campionato nip­ponico e nel passato ha realizzato an­che le divise della Nazionale di calcio dell’Uruguay. Tutto questo purtroppo è stato realizzato fuori dall’Italia, senza la supervisione la creatività e la qualità che hanno portato i suoi prodotti ed il relativo marchio a livello mondiale, ai tempi dell’azienda madre, allora sita a Montesilvano (Pescara). Ma nel 2018 e’ avventuta la svolta, Nicola Raccuglia e’ riuscito a riprendersi il “suo” marchio, tornando nel mercato di settore. L’Ennerre riparte dal mondo dei dilettanti, ma ben presto il calcio professionistico tornerà a vestire Ennerre. Ne siamo sicuri…

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