Memorabilia Story; la storia dei nostri cimeli

Memorabilia Story; la storia dei nostri cimeli

La sezione del museo ufficiale della Lazio che più delle altre ha raccolto le preferenze ed i favori dei visitatori è quella dedicata alla raccolta della memorabilia biancoceleste, o biancazzurra a dir si voglia… Innanzi tutto va chiarito che la parola memorabilia deriva dal latino “memorabilis” e sta a significare “ricordare” o “tenere alla memoria”: nel nostro caso, per memorabilia, intendiamo tutta quella miriade di oggetti che sono legati al passato del primo club del Capitale e ricordano la nostra Lazio in maniera originale e curiosa. Esplorando la sezione “Cimeli” del museo, cosi varia ed originale, ci si imbatte in una serie incredibile di oggetti provenienti da tutte le epoche calcistiche che hanno un solo ed unico comune denominatore: la nostra cara e vecchia Lazio. Si possono ammirare una serie di dischetti metallici del 1940 scambiati e collezionati dai ragazzini in quel periodo, inoltre figurine, o addirittura una “stella metallica” del 1931 che oltre a raffigurare il logo della Lazio, riporta anche quello della lupa capitolina, simbolo del comune di Roma. Particolare attenzione meritano i calendari ed esposti con fierezza dai vari ristoranti romani di dichiarata fede laziale negli Anni ’70 ed in particolare, invitiamo gli appassioni ad ammirare quello dell’Osteria del grande Gizzi Fazzi, vera istituzione ed eccellenza della Roma culinaria dell’epoca. Rari e preziosi sono i calendari calcistici tascabili, riferiti agli Anni ’30 e ’40 fedeli compagni di vita quotidiana di appassionati e tifosi laziali. Introvabile e fantastico è addirittura un barattolo d’inchiostro (Alces) Anni ’40 con il logo della Lazio. particolarmente preziosial tempo stesso, oggetti unici come il portafogli regalato dalla dirigenza del Manchester United alla Lazio in occasione dell’incontro disputato tra le due squadre durante il torneo Anglo Italiano nei primi anni settanta, e la guida realmente appartenuta ai giocatori del Celtic di Glasgow, che ripercorre tutta la tournée della squadra scozzese in Italia dei primi Anni ‘50. Oltre alle diverse tessere personali appartenute ad atleti e dirigenti biancocelesti di tutte le epoche. Invitiamo i visitatori ad ammirare il menù del ristornate che ci descrive la cena consumata tra le compagini di Lazio e Bayer Monaco in occasione dei festeggiamenti per i primi quaranta anni di vita della Lazio. Tutti questi cimeli ci descrivono con una passione sfrenata per il calcio che forse oggi si è leggermente spenta, ma che il museo ufficiale della Lazio vuole assolutamente rinverdirne e tenere viva e custodita nella memoria del tifoso laziale e non solo. La Lazio è sempre stata parte integrante della vita di ogni tifoso che attraverso un piccolo oggetto amava sentire la propria squadra durante tutto l’arco del giorno; ecco quindi la produzione di tutta una serie di oggetti vari, che pur avendo funzioni non proprio legate al calcio, venivano personalizzati con il simbolo, con il colori del club o con l’effige di qualche giocatore laziale dell’epoca. Questi cimeli che il museo presenta sono rarissimi da reperire, spesso sono tramandati da padre in figlio e risultano fondamentali per far conoscere in maniera approfondita, a tutte le nuove generazioni di tifosi e non solo, quanto fosse forte e radicata la passione e lo spirito di appartenenza alla fede laziale in tutti coloro i quali, hanno sostenuto la squadra in epoche passate. La Lazio non esisterebbe senza i suoi tifosi, passionali e fedeli come pochi al mondo. Compito di tutti noi che ci occupiamo di preservare e studiare la storia del primo club della Capitale, è quello di tramandare alla generazioni future i valori sui quali si è sempre fondata la fede per la nostra Lazio. la redazione

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