Una rosa per Mario Pennacchia. Il tributo del “Lazio Museum” all’Olimpico

Una rosa per Mario Pennacchia. Il tributo del “Lazio Museum” all’Olimpico

Prima del match Lazio-Spezia, il “Lazio Museum” ha reso omaggio a Mario Pennacchia (1928) scomparso il 24 agosto scorso, allestendo un piccolo omaggio nella tribuna Stampa dell’Olimpico. A pochi minuti dal fischio d’inizio, una sua foto è comparsa sui tabelloni dello stadio, accolta dall’applauso scrosciante dei tifosi biancazzurri. Pennacchia era l’ultimo decano del giornalismo sportivo italiano, colui che ha narrato per oltre sessant’anni i maggiori eventi e gli incontri vissuti attraverso la sua professione di giornalista e scrittore. Lo sguardo ironico e la penna arguta di uno maggiori dei protagonisti della cronaca che ha raccontato imprese e figure leggendarie legate al mondo dello sport: Bartali ,Coppi, Piola, Muhammad Ali, Pelé, Riva, Zoff e tanti altri ancora hanno attraversato il suo spazio temporale di cronista, finendo descritti ed intervistati sul taccuino. Pennacchia era entrato nel giornalismo sportivo nel 1946, a 18 anni, legando la sua firma al ”Corriere dello Sport”, ”Il Giorno”, e ”La Gazzetta dello Sport” ed “Il Messaggero”, prima di diventare nel 1988 dirigente della Figc e, successivamente, nel 1992 responsabile delle relazioni esterne della Lazio di Cragnotti.
Con grande orgoglio possiamo dire che Mario è stato anche una colonna del “Lazio Museum”, occupandosi della presentazione del sito e fornendo tutti suoi spunti storici giornalistici raccolti nel corso della sua carriera a supporto del “Lazio Museum”. Proprio dalla presentazione del sito estrapoliamo il pensiero più bello che racchiude l’anima della storicità laziale e che vi proponiamo: Se chi già conosce la storia della Lazio (raccontava Pennacchia) scorrerà queste immagini accompagnando alla curiosità  una punta di emozione, certamente neanche i giovani appassionati biancocelesti di oggi potranno rimanere indifferenti nel conoscere le maglie dei beniamini delle generazioni che li hanno preceduti e che entusiasmarono i padri, i nonni e i nonni dei loro nonni. Anche questo vuol dire Lazio 1900 e anche questo sta a dimostrare il sito S.S. Lazio Museum. Sono maglie da ammirare con cura perché non si limitano a presentare «quella» Lazio di «quella» stagione, ma ogni casacca è legata ad una vicenda perfino inverosimile, anima un ricordo, accende un sorriso, suscita una nostalgia, richiama prodezze e disavventure che attraverso i palpiti di tutti i giorni hanno edificato  l’ultrasecolare storia della Lazio”. Ci piace immaginare che ora Coppi sarà lassù ad aspettarti, con una bellissima bicicletta per te, chissà quanti km percorrete insieme, tra le nuvole bianche nel cielo più azzurro che mai. Addio Mario… Mario Patria Nostra. di Emiliano Foglia

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