Il sogno in un cassetto, tra ricordi sfocati e lucide realtà. Le casacche dei record di Ciro Immobile

Il sogno in un cassetto, tra ricordi sfocati e lucide realtà. Le casacche dei record di Ciro Immobile

Per ogni museo del calcio che si rispetti, un doveroso posto d’onore all’interno delle proprie teche è quello riservato al bomber d’eccellenza di ogni squadra. Si scrive bomber e si legge Lazio. Infatti, nomi altisonanti di cannonieri caratterizzano tutta la storia della Lazio, in primis fra tutti Silvio Piola che detiene il record in Italia di marcature con ben 274 gol. Ma se Piola è la leggenda della Lazio del passato, Ciro Immobile è leggenda del presente e del futuro della Lazio. Ad oggi, è proprio King Ciro ad essere il miglior marcatore biancazzurro di tutti i tempi, grazie alla rete messa a segno a Marsiglia nell’incontro di Europa League quando l’attaccante campano, siglando il momentaneo 1-2, ha messo la freccia ed ha superato Piola dopo averlo raggiunto qualche giorno prima nella trasferta di Bergamo in campionato. Mai nessuno in tutti questi anni era riuscito nell’impresa di raggiungere e superare Piola. Ci avevano già provato i grandi bomber del passato come Chinaglia, Giordano, Signori e Crespo, tutti capocannonieri con la casacca della Lazio, eppure, niente da fare, solo “Re Ciro” c’è riuscito, impreziosendo il record nel 2020 con la conquista del titolo della Scarpa d’Oro. Il Lazio Museum ed il suo sostenitore d’eccezione Francesco Panella, collezionista di spicco di maglie laziali, hanno voluto dedicare un tributo al bomber presentando le sue maglie raccontandole ed infine esponendole nel museo ufficiale della società. Aneddoti curiosi e, soprattutto grazie all’apporto del calciatore, della presidenza e dei dirigenti del club che si sono messi a disposizione di Francesco, hanno potuto preservare e conservare nel tempo la storia di questo incredibile record che rimarrà scolpito nel tempo chissà per quanti anni.

Ciao Francesco, siamo abituati a vederti in altre vesti da quelle del collezionista, ossia nei tuoi format televisivi di successo e come titolare di uno dei più importanti ristoranti della Capitale. Ci racconti come sei venuto in possesso delle maglie dei record di Immobile?

“Io e mio fratello Simone, oltre che grandi tifosi laziali, siamo da tanti anni collezionisti e vicini alla Presidenza della nostra Lazio che conosce bene la nostra passione e la nostra vocazione a preservare e conservare la storia del primo Club della Capitale, attraverso le casacche e i cimeli”.

 

 Tutto molto bello Francesco, ma ci racconti la storia e la provenienza delle maglie dei record?

“Volentieri e faccio una premessa. Essere laziale è già un vanto, non serve altro per esserlo, né i trofei né i successi del Real, Barca o Manchester, è un vanto perché noi laziali viviamo per emozionarci anche con poco, nel bene e nel male. Il laziale è sentimentale e nostalgico, legato a tutto ciò che potrebbe far grande la nostra Lazio, non solo i risultati sportivi. E questo vale anche per me, ricordo infatti un’attesa frenetica personale durata mesi, pensando al momento in cui Ciro potesse eguagliare Silvio Piola”.

 

Ma partiamo dalla maglia della vittoria della Scarpa d’Oro, la casacca dei 36 gol in 37 presenze nella stagione 2019/20. Ciro Immobile ha eguagliato il record stabilito nel campionato 2015/16 da Gonzalo Higuain, siglando al 22′ del primo tempo la rete del momentaneo pareggio contro il Napoli e diventando, in coabitazione, il miglior marcatore in un singolo torneo di Serie A. Un primato raro, che gli ha consentito al tempo stesso di laurearsi capocannoniere del campionato per la terza volta, dopo gli exploit del 2017/18 (29 reti al pari di Icardi) e del 2013/14 (22 reti con la maglia del Torino).

Raccontaci la maglia della Scarpa d’Oro.

“Da collezionista, ma soprattutto da innamorato perso della Lazio e dei suoi giocatori da record, all’indomani della partita di Napoli che decretò Ciro Immobile nuova Scarpa d’Oro, ricevetti un inaspettato regalo dalla Presidenza, ovvero la terza maglia preparata per Immobile per il match partenopeo. Ormai le maglie preparate per i giocatori sono tre a partita e sappiamo che le prime due (quelle del primo e secondo tempo) vengono scambiate in campo, oppure trattenute dai giocatori per iniziative personali. Come lodevole fu quella del primo tempo di Napoli-Lazio, che vide la maglia di Immobile insieme a quelle dei suoi compagni essere messe all’asta dalla Lazio a sostegno dell’Associazione Bambino Gesù de Il Cairo, per la realizzazione dell’Orfanotrofio Oasi della Pietà, un progetto promosso da Papa Francesco. La seconda maglia in dotazione a Ciro venne scambiata a fine partita con un avversario, mentre la terza, preparata per la partita, nella notte mi venne consegnata dalla Società”.

 

 

 

 

La stagione 2021/22, come detto, è iniziata alla grande da Immobile, che ha raggiunto il traguardo ambito ed auspicato in questi anni, eguagliare prima e superare poi la leggenda Piola in testa ai cannonieri laziali di tutti i tempi. Partiamo con la maglia che ha visto Ciro eguagliare il record di Piola in quel di Bergamo. La maglia è stata gentilmente donata dalla Presidenza a Francesco che poi l’ha voluta all’interno museo ufficiale della Lazio, grazie all’interessamento del direttore della Comunicazione della Lazio Stefano de Martino, che, terminato il match, ha chiesto a Ciro di donarla al al nostro museo ufficiale, con la consegna personale a Formello. Una casacca incredibile che porta con sé i segni della battaglia bergamasca e che rimarrà per sempre nella leggenda dei bomber.

 

Tenevi enormemente a questo traguardo raggiuto da Ciro ed alla sua maglia, che ci dici in merito?

  “La casacca di Bergamo è una delle maglie della Lazio a cui tengo di più, per una serie di motivi, ma soprattutto per quello emozionale. Come già vi ho detto erano mesi che pensavo a Ciro ed a quel momento, al raggiungimento del record di Piola. A mio parere eguagliare conta di più che superare. Eguagliare vuol dire unire il passato con il presente. Qualcosa di unico, di ancor più straordinario. A tal proposito devo ringraziare tutta la Società, ma soprattutto la figura di Stefano De Martino che, poco dopo la fine di quella partita, con una vittoria esterna mancata negli ultimi secondi del recupero, fu cosi carino che mi scrisse un messaggio sul telefono, comunicandomi che la maglia del primo tempo di Immobile l’aveva presa per me”.

 

 

 

 

 

A Marsiglia, Ciro Immobile diventa il miglior marcatore nella storia della Lazio. Con il gol al Marsiglia, l’attaccante campano tocca quota 160 e stacca Silvio Piola.

Francesco, per ultimo ci racconti la maglia del sorpasso a Piola?

“Diciamo che tutto era già stato preparato, si attendeva solo la decisiva marcatura di Immobile. Al fischio finale di Marsiglia-Lazio, la Società ha trattenuto una maglia di Immobile preparata per il match europeo. Si trattava della terza maglia messa a disposizione del calciatore: infatti, le prime due (quelle del primo e del secondo tempo) sono state scambiate dal bomber in campo. Come detto, la terza maglia, a corredo delle prime due, mi è stata consegnata dalla Società, subito dopo il match”.

 

 

 

 

 

Grazie Ciro e grazie Silvio, immensamente leggendari, e grazie Lazio Museum, depositario di una storia leggendaria. Quella della maglia della Lazio.

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