LA MAGLIA

In un momento di grande difficoltà per il Paese anche il football ridimensiona il suo movimento organizzativo. Per i tornei a carattere regionale a cui prendono parte le riserve e le giovanili dalla Lazio, le maglie utilizzate vengono recuperate da quelle degli anni precedenti. Spesso capitava quindi che, nello stesso incontro, i biancocelesti potessero scendere in campo con casacche di diversa foggia e dal diverso punto di colore azzurro/celeste.

La prima pagina del "Corriere dell Sera", del 24 maggio 1915

La stagione

Il 28 maggio 1915 negli uffici della FIGC si era riunito l’assise federale per decidere su che tipo di deliberazione adottare per chiudere il Campionato 1914/15, bruscamente interrotto dall’insorgenza del conflitto bellico. Secondo le fonti d’epoca, presenziarono la riunione l’avv. Edgardo Niccoli (Segretario Generale), l’avv. Bianchetti (Vice Segretario), il cassiere Levi ed il dott. Tonino Scamoni (presidente della Commissione Tecnica). Quest’ultimo espose le ragioni per cui ritenne giustificata la sospensione delle due gare del Girone Finale Settentrionale in programma a Milano e Genova, specificando che, nell’ultima giornata in calendario, il Torino non avrebbe mai potuto raggiungere il campo di Genova a causa della mobilitazione generale. Conseguentemente era parso opportuno sospendere anche il derby previsto tra le due milanesi. Tale assemblea federale si risolse con un nulla di fatto e salomonicamente fu deciso che la classifica del torneo settentrionale sarebbe stata riesaminata solamente ad avvenuta cessazione delle ostilità belliche. Il “Girone Finale del Nord” rimase pertanto incompiuto in forza della precedente delibera adottata dalla Figc il 23 maggio 1915, che di fatto consacrava la seguente classifica provvisoria: Genoa pt. 7, Torino pt. 5, Internazionale pt. 5 e Milan pt. 3. L’evento bellico e la sospensiva federale al Nord ed alcune irregolarità societarie al Sud, fecero sì che soltanto la Lazio avesse completato con successo il proprio cammino e conquistato il titolo di Campione dell’Italia Centrale. L’attività ridotta a causa del conflitto bellico nel Lazio, malgrado la mancanza di giocatori impegnati a combattere al fronte, vide dal 1915 al 1917 l’organizzazione di amichevoli e lo svolgimento di rapidi tornei, oltre alle consuete coppe romane. A tal proposito viene svolto regolarmente il “Campionato laziale di seconda categoria” a cui partecipano le seconde squadre (o squadre riserve) di Lazio, Fortitudo, Juventus Roma, Pro Roma, Audace, Flaminia, Laziale e Tiberis. I quotidiani dell’epoca si limitano a riportare i risultati in modo frammentario ed incompleto. Quel campionato lo vinse la Lazio con 24 punti.

 

La Rosa

Portieri: Rossini, Zucchi (I). Difensori: Dosio, Saraceni. Centrocampisti: Faccani, Maneschi, Perugini, Vernaleone. Attaccanti: Cella (I), Grasselli, Menghi (II), Raffo, Ragusa, Varini. Allenatore: Baccani.

Curiosità

Prestigiosa è la nuova sede sociale della Lazio. L’ex convento dei frati Cappuccini dal 1915 al 1924 in Via Veneto, ospiterà nei suoi ampi saloni le sezioni della Ginnastica, del Pugilato e della Scherma.

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