LA MAGLIA

La casacca torna ai suoi colori tradizionali, bianco e celeste. Le caratteristiche principali sono il collo “alla cinese“ di colore bianco, con i lacci intrecciati a chiudere l’ampio scollo. Dalla stagione 1927/28 un’ordinanza del Partito Nazionale Fascista impose la presenza del proprio emblema all’interno degli stemmi sociali dei principali club sportivi italiani. La S.S. Lazio, quindi, dovette realizzare uno scudetto a strisce verticali bianco e celeste, a colori alternati con al centro lo stemma del fascio littorio. Il nuovo emblema societario comparve su tutti documenti e carte intestate societarie, invece per le divise ne venne realizzato uno con una grafica leggermente diversa che vedeva la scritta “S.S. Lazio” non più su una banda trasversale a coprire il simbolo del regime, ma orizzontalmente sull’apice dello scudo.

1927/28, sulla maglia compare lo stemma del fascio littorio

La stagione

Il glorioso sodalizio laziale rischia di sparire sull’altare di una decisione politica che vuole arrivare alla fusione di tutte le squadre romane per dar vita ad una società forte economicamente e competitiva sul campo. La Lazio è fondamentale nelle strategie di Italo Foschi, incaricato di portare a termine il progetto, per il blasone, per la solidità economica e per la disponibilità della Rondinella. Ma la Lazio si opporrà. In questa “querelle” si inserisce la figura del Generale Giorgio Vaccaro, influente capo dello sport italiano che, nominato vicepresidente della Lazio, ne difende storia e unicità. Il fatto che la Lazio fosse Ente Morale gioca un ruolo fondamentale nella questione. Per la prima volta la Lazio si confronta con le formazioni del Nord in un campionato intero (ancora diviso in gironi, ma a squadre miste). Terminerà decima.

La Rosa

Portieri: Nicolini, Sclavi. Difensori: Bottacini, Canestri, L. Saraceni (II), Zannelli. Centrocampisti: Berti-Luciani (II), Bodrato, Cappa, Cusano, Fiorini, Maneschi, Marcacci, Nesi, Paganini, Pardini. Attaccanti: C. Cevenini (V), Desideri, Fenili, Filippi, Gallani, Lamon, G. Okely (I), R. Okely (III), Ottier, Sanero. Allenatore: Sedlacek.

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