LA MAGLIA

La Lazio cambia lo sponsor tecnico. Dopo un lungo, prestigioso matrimonio con la Umbro, entra in scena la Puma. Il colosso tedesco ha sempre ritenuto che il proprio prodotto sportivo dovesse essere promosso esclusivamente attraverso i grandissimi campioni dello sport. Per la Puma i giocatori normali, seppur di buon livello, non erano spendibili ai fini di una pubblicità vincente. Emblematico è il caso della S.S. Lazio dell’epoca di Cragnotti. In quel decennio il prodotto Lazio raggiunge e poi supera nelle vendite quello dei “cugini”, nonostante una presenza superiore di tifosi giallorossi nella Capitale. Il risultato certamente era legato a fattori oggettivi quali i risultati della squadra, la qualità dei prodotti, e soprattutto, e ciò è stato verificato con ricerche di mercato, la capacità dei calciatori biancocelesti di influire sul pubblico. Il nuovo sponsor tecnico mette a disposizione dei giocatori e dei tifosi quattro nuove divise. Una, addirittura, esclusiva per la Coppa delle Coppe. Le altre tre per campionato e Coppa Italia. Nella prima maglia il biancoceleste fa sempre la parte del leone ma a rinforzarlo da questa stagione è la banda nera orizzontale. Con le braccia alzate la banda orizzontale nera che prosegue nelle maniche va a creare una “V” di vittoria. Una maglia moderna e dinamica, che porta la Lazio verso il centenario del 2000, ma che ha, nel contempo, radici antiche poiché ricorda la casacca degli eroici giocatori di mezzo secolo fa. Sulla banda orizzontale nera va ad inserirsi il simbolo della Lazio sovrastato dalla coccarda tricolore che fa bella mostra di sé in ricordo della Coppa Italia vinta nella stagione passata. Il celeste è leggermente più brillante rispetto alla maglia della stagione e fornitore precedete.

La prima maglia della stagione, indossata da Christian Vieri in Lazio-Fiorentina 2-0

Le maglie da campo si differenziano da quelle vendute nei negozi, per le seguenti caratteristiche: personalizzazioni in flock, patch di lega applicata sulla manica destra. Le casacche indossate/match worn non presentano la targhetta “Puma official merchandise” in basso a destra, sul fronte della maglia. Per i collezionisti di particolare importanza è la coccarda della Coppa Italia: nei negozi era presente quella in vellutino, mentre sulle maglie da campo la coccarda era ricamata con il bordo giallo (in alcune partite di campionato e Coppa Italia, sono state utilizzate anche le coccarde in vellutino, mentre nella Coppa delle Coppe e su tutte le maglie a manica corta di qualunque competizione viene utilizzata esclusivamente quella ricamata con il bordo giallo). La seconda maglia di campionato, quella nera, presenta esclusivamente la personalizzazione celeste. In campionato ed in Coppa Italia lo sponsor commerciale delle maglie è la Cirio, mentre in Coppa delle Coppe è la Del Monte.

La seconda maglia della stagione

La seconda maglia conferma il giallo come colore di contrasto al celeste utilizzato per la prima maglia.

La terza maglia della stagione

La terza maglia è nera con la banda celeste. Il modello utilizzato è lo stesso della prima maglia celeste e della seconda maglia gialla.

La maglia della Coppa delle Coppe, con emblema ricamato

La stagione che segna il trionfo europeo della Lazio si apre con una curiosa sorpresa, ossia la divisa biancoceleste per le gare di Coppa delle Coppe si presenta gialla. La nuova maglia suscita perplessità per via dell’accostamento cromatico, considerato troppo vicino ai colori giallorossi. La tradizionale maglia laziale infatti lascia il posto all’estrosa divisa del nuovo sponsor tecnico, Puma. Sponsor ufficiale in campo europeo è la Del Monte, azienda del gruppo Cirio. La casacca si presenta gialla con bande nere ai lati. Al centro della divisa è posizionato il marchio della Del Monte: un pomodoro rosso con ai bordi due righe, una gialla ed una verde, ed in mezzo il nome dell’azienda di colore bianco.

La stagione

Il presidente Cragnotti ingaggia i fortissimi attaccanti Vieri e Salas. La Lazio ci prende gusto a vincere e mette in bacheca anche la sua prima Supercoppa Italiana, conquistata a Torino contro la Juventus. La stagione non inizia bene per la Lazio: quattordici punti nelle prime undici giornate. Sono le cosiddette “piccole” a rallentare la marcia dei biancocelesti. La Lazio butta via un derby già vinto, in vantaggio per 3-1, si fa rimontare dai giallorossi. Da quel momento però arriva la svolta con il record di nove vittorie consecutive, e la striscia di sedici risultati utili. La serie positiva si apre con la vittoria a Torino contro la Juventus. I biancocelesti raggiungono la vetta della classifica alla ventesima giornata, rimanendoci per diverse settimane. La Lazio sembra non conoscere rivali per la conquista dello scudetto, ma, perdendo le due partite con Roma e Juventus, consente al Milan di rifarsi minacciosamente sotto. Una clamorosa serie di colpi di fortuna per i rossoneri e sviste arbitrali ai danni della Lazio consentono al Milan di festeggiare un inaspettato scudetto. La Lazio grazie alla conquista della Coppa Italia nella precedente stagione disputa l’ultima, storica, edizione della Coppa delle Coppe, arrivando imbattuta all’ultimo atto della competizione. Il 19 maggio 1999 a Birmingham in finale c’è il Mallorca che in semifinale ha eliminato il favoritissimo Chelsea. Apre subito le danze un colpo di testa di Vieri, subito pareggiato da Dani. Nel finale Nedved, con un tiro dal limite dell’area, regala ai tifosi la Coppa delle Coppe.

La Rosa

Portieri: Ballotta, Concetti, Marchegiani. Difensori: Domizzi, Favalli, Couto, Gottardi, Lombardi, G. Lopez, Mihajlović, Negro, Nesta, Okon, Pancaro. Centrocampisti: Almeyda, Baronio, De La Peña, Lombardo, Marcolin, Nedved, Pinzi, Sbaccanti, S. Conceição, Stankovic, Venturin. Attaccanti: Aquino, Boksic, Iannuzzi, R. Mancini, Protti, Rambaudi, Salas, Vieri. Allenatore: Eriksson.

Curiosità

Una Coppa delle Coppe… è per sempre! La Lazio in quanto vincitrice della Coppa Italia, ebbe accesso a quella che fu l’ultima edizione della Coppa delle Coppe, competizione targata UEFA e che raccoglieva tutte le squadre vincitrici delle coppe nazionali dei paesi affiliati alla massima federazione calcistica europea. Dall’anno successivo, la UEFA stabilì che le squadre vincitrici delle Coppe Nazionali, sarebbero state ammesse nella Coppa Uefa (ora Europa League). Proprio per questo la Lazio detiene ancora oggi nella sua bacheca il trofeo originale e non una riproduzione.

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